Lettori fissi

mercoledì 24 dicembre 2008

Alba

Il cielo, nell'oblio
del mio dormire, s'era
dimenticato d'essere se stesso.

                                             Aprii ad un tratto,
alzai gli occhi, e uno splendore
anch'esso schiuso, una ghirlanda di segreti
azzurri, puri, verdi,
mi coronò la fronte ridestata.

Il cielo non era il nome,
era il cielo.

Juan Ramon Jiménez

3 commenti:

  1. E' una dolcissima poesia Laura.
    Porta la serenità di un'alba che ritrova se stessa e mi fa sinceramente pensare a una persona che dopo tutti i cambiamenti seguiti alle cose dela vita alla fine si guardi allo specchio e si riconosca sotto un nome che è molto più che identificazione sociale, bensì caratterizzazione di un'anima...
    Mi ci sono sentita dentro....

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  2. .....il cielo non era il nome
    era il cielo........
    Bellissimo!

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  3. Si, cara, suscita sensazione di rinascita, di acquisita consapevolezza, di improvvisa chiarezza; un ritorno - o un approdo - ad un senso di appartenenza di sé, del proprio Io; di sentirsi parte effettiva del mondo.

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