Ciao Andrea Mantegna l'ho poco studiato rispetto ad altri pittori, pur essendo e lo riconosco un grande, con Leonardo, MIchelangelo, Raffaello, tanto per stare alla stessa epoca....qui lo studio è la prospettiva, oltre alle altre qualità, il panneggio egregiamente svolto i particolari del corpo, che sicuramente è andato a studiare qualche cadavere un oggetto che dovrebbe essere un contenitore di olii, e a sinistra il pianto...delle donne....è pervasa di un aria che possiamo anche noi vivere in momenti come un congiunto che morto lo visitiamo sul tavolo freddo e anche qui Mantegna descrive....possiamo dire se vogliamo con un pò di ironia che è un opera viva anche se descrive la morte
Opera d'incredibile realismo. Ciò che mi ha colpito in particolar modo sono i fori creati dai chiodi sulla pelle, talmente ben fatti, che fanno pensare ad una tela bucata.
Quest'opera così essenziale, priva di elementi esteriori, riafferma la tragica grandezza dell'uomo che esaurisce in terra la sua missione umana e non attende altro premio futuro, se non la sua stessa virtù "senza speranza". Nelle figure del Mantegna c'è sempre una fiera ed eroica affermazione della propria dignità. E' davvero un'opera straordinaria, complimenti per la scelta.
A me ha sempre colpito il pallore cadaverico del Cristo in questo dipinto......la prospettiva forse non è perfetta, i piedi son troppo piccoli rispetto alle mani e alle braccia più lontani, ma nell'insieme è di una sconvolgente bellezza.
si in effetti curava molto il corpo umano, come Leonardo....era la scoperta del secolo, sondare l'umano, capirlo dentro studiare come è fatto....nonostante fosse vietato e si rischiasse la morte...
Ciao Andrea Mantegna l'ho poco studiato rispetto ad altri pittori, pur essendo e lo riconosco un grande, con Leonardo, MIchelangelo, Raffaello, tanto per stare alla stessa epoca....qui lo studio è la prospettiva, oltre alle altre qualità, il panneggio egregiamente svolto i particolari del corpo, che sicuramente è andato a studiare qualche cadavere un oggetto che dovrebbe essere un contenitore di olii, e a sinistra il pianto...delle donne....è pervasa di un aria che possiamo anche noi vivere in momenti come un congiunto che morto lo visitiamo sul tavolo freddo e anche qui Mantegna descrive....possiamo dire se vogliamo con un pò di ironia che è un opera viva anche se descrive la morte
RispondiEliminaMi ha sempre affascinato quest'opera del Mantegna.
RispondiEliminaSembra più una scultura che un dipinto.
Bellissimo il contrasto di luce e ombra. Inoltre, il realismo della scena è accentuato dalla prospettiva, violenta e quasi tragica.
RispondiEliminaIo sono rimasta affascinata dalla prospettiva.
RispondiEliminaOpera d'incredibile realismo. Ciò che mi ha colpito in particolar modo sono i fori creati dai chiodi sulla pelle, talmente ben fatti, che fanno pensare ad una tela bucata.
RispondiEliminaSi davvero impressionante e vero questo dipinto, Laura hai fatto bene a postarlo.
RispondiEliminaPeccato che Mantegna sia stato valutato poco.
Quest'opera così essenziale, priva di elementi esteriori, riafferma la tragica grandezza dell'uomo che esaurisce in terra la sua missione umana e non attende altro premio futuro, se non la sua stessa virtù "senza speranza". Nelle figure del Mantegna c'è sempre una fiera ed eroica affermazione della propria dignità. E' davvero un'opera straordinaria, complimenti per la scelta.
RispondiEliminaLaura complimenti per la scelta, è davvero un bel dipinto.
RispondiEliminaLa pittura è una poesia muta.
RispondiEliminaA me ha sempre colpito il pallore cadaverico del Cristo in questo dipinto......la prospettiva forse non è perfetta, i piedi son troppo piccoli rispetto alle mani e alle braccia più lontani, ma nell'insieme è di una sconvolgente bellezza.
RispondiEliminasi in effetti curava molto il corpo umano, come Leonardo....era la scoperta del secolo, sondare l'umano, capirlo dentro studiare come è fatto....nonostante fosse vietato e si rischiasse la morte...
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