
LETTERA ALLA MADRE
frammento
[…] Fili elettrici, alti e doppi,
non ti lasceranno mai più rivedere tua figlia, Mamma.
Non credere alle mie lettere censurate,
ben diversa è la verità; ma non piangere, Mamma.
E se vuoi seguire le tracce di tua figlia
non chiedere a nessuno, non bussare a nessuna porta:
cerca le ceneri nei campi di Auschwitz,
le troverai lì. Ma non piangere — qui c’è già troppa amarezza.
E se vuoi scoprire le tracce di tua figlia
cerca le ceneri nei campi di Birkenau:
saranno lì — Cerca, cerca le ceneri
nei campi di Auschwitz, nei boschi di Birkenau.
Cerca le ceneri, Mamma — io sarò lì!
Monika Dombke, Birkenau, 1943
Cara amica mia, io ho solo il silenzio da dedicare al ricordo, che non può essere cancellato ad eterna memoria.
RispondiEliminaUn abbraccio....
ah..many memories,,grazie
RispondiElimina....chi dimentica è condannato a riviere...
RispondiEliminaImpossibile dimenticare tutto ciò che è ancora realtà.
RispondiEliminasono d'accordo con te, ma non dovremmo dimenticare neanche i palestinesi trucidati negli anni da quegli israeliani discendenti dagli ebrei della Shoa.
RispondiEliminaE pensare che c'è ancora gente che rinnega che tutto questo sia successo..
RispondiEliminaE dire che c'è gente che nega l'ntero fenomeno di sterminio
RispondiEliminaA parte ogni considerazione, questo fatto fa riflettere su come straordinariamente grande sia il campo entro il quale si possono spaziare la fantasia,le credenze e le convinzioni umane
Voglio dire, di una cosa così immensa e quindi lapalissiana c'è chi arriva a negare l'esistenza......mah!!!! la natura umana
Buon giorno con l'augurio di uno splendido fine settimana , e oggi tutti insieme diciamo: shalom!
RispondiEliminaE' giusto ricordare i 6 milioni di creature umane che sono state uccise solo perché 'ebrei'. Una mostruosità che NON dobbiamo dimenticare così come hai scritto nel titolo. Un abbraccio
RispondiEliminadifficile dimenticare questo sterminio, ke esiste ancora tutt'ora
RispondiEliminagrazie laura..
Con la speranza che giorni come quelli non tornino mai più!
RispondiEliminaMAI dimenticare..anche se sempre resto senza parole..
RispondiEliminabaci
Già...un abbraccio e buona giornata
RispondiEliminaCiao Laura, ti auguro di trascorrere un sereno week end.
RispondiEliminaNon dobbiamo dimenticare.
Non sono riuscita a leggerla tutta, da brividi..buona giornata
RispondiEliminaQuesta poesia strazia il cuore. Serena giornata un abbraccio
RispondiEliminaNon possiamo e non dobbiamo dimenticare. Un caro abbraccio.
RispondiEliminaMamma mia quanti orrori ha fatto la guerra, e purtroppo l'umanità continua a fare orrori, buona giornata
RispondiEliminamai dimenticare, buon fine settimana
RispondiEliminaQuel giorno i cancelli di AUSCHWITZ furono abbattuti.E come si fà a dimenticare? Prova anche tu,una volta che ti senti sola o infelice o triste a guardare fuori DALLA SOFFITTA quando il tempo è così bello.Non le case o i tetti,ma il cielo.Finchè potrai guardare il cielo senza timori,sarai sicura di essere pura dentro e tornerai ad essere felice. DAL DIARIO DI ANNA FRANK". Ciao
RispondiEliminaDobbiamo dimenticare diverse cose , specie degli errori commessi , del passato .
RispondiEliminacasomai il contrario, mai dimenticare per non ripeterli
RispondiEliminaOggi è il giorno della Memoria, la memoria di una delle più grandi atrocità che gli uomini hanno riservato ai loro simili: l'Olocausto.
RispondiEliminaQuesto termine derivante dal greco (olokaustos, "bruciato interamente"), a sua volta composta da (holos, "tutto intero") e (kaio, "brucio"), si riferisce a un particolare sacrificio in uso presso greci, ebrei e cananei.
Oggi si intende lo sterminio praticato dal Terzo Reich e dai suoi alleati nei confronti di oltre 6 milioni di esseri umani.
Comunemente si pensa che le vittime siano state solo ebree, ma l'eliminazione portata avanti dai nazisti fu praticata verso svariate categorie di persone in base alla loro religione o appartenenza,
Rom, zingari, testimoni di Geova, persone con hendicap, malati di mente, o oppositori del regime
furono deportati, e avviati alle camere a gas.
Ai nostri giorni, purtroppo assistiamo al fenomeno del negazionismo, cioè il negare che avvenimenti così tremendi siano avvenuti veramente e osserviamo
in certi partiti o fasce sociali, il nascere di striscianti sentimenti razzisti.
Consiglio la lettura o rilettura di un libro, emblematico, di un nostro compatriota, che nel 1944, subì la deportazione nel famigerato Lager di Auschwitz, Primo Levi.
Non si deve mai correre il rischio di dimenticare, anche perché l'olocausto non è uno solo ma tanti e ricorrono nella storia umana.
RispondiEliminaUn bacio
Per non dimenticare .... buona giornata
RispondiEliminaCiao Laura, .dimenticare questo credo sia impossibile! Un abbraccio
RispondiEliminaMax
Gli orrori non possono e non devono essere dimenticati.
RispondiEliminaE ancora oggi purtroppo esistono torture, uccisioni di massa, e tutto ciò che logora e toglie dignità ad un uomo. La negazione delle deportazioni, delle camere a gas, degli stupri, degli esperimenti su poveri esseri indifesi, porterà alla nullità di chi l'afferma, chiunque abbia un'anima SA che tutto è stato, confermato specialmente dai sopravvissuti, non tanto per ciò che raccontano ma per quello che si legge nei loro occhi ancora pieni di dolore e stupore per ciò che hanno vissuto, se vivere si può chiamare il loro esistere.
RispondiEliminaPer non dimenticare...
RispondiEliminaSe questo è un uomo
“Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.”
Primo Levi
Mai dimenticare...silenzio e preghiera.
RispondiEliminaBuon fine settimana mia cara e un abbraccio
dimenticare? o ricordare? Labile il confine! Molto labile, qualcuno dice meglio dimenticare? È tutto sommato non posso dargli torto, ricordare un passato cosi meschino e controverso equivale contro la nostra volontà a dare un qualsiasi pretesto per ogni forma di negazionismo e/o revisionismo, data la natura umana a cercare se stessa nel suo esatto opposto. Dimenticare è umanamente impossibile ma sarebbe un buon punto di partenza per fare tabula rasa di tutto ciò che di sbagliato è esistito, al costo di andare contro alla natura morale dei sani principi che inducono invece a perpetuare la memoria. Alt alt! Nessun fraintendimento nei miei confronti posso concederti laura, ne a te ne ai tuoi lettori: ho passato la mia adolescenza in una stanza colma di immagini di morte e distruzione, campi di concentramento e gulag, prigionieri di guerra e deportati. La mia prima vacanza è stata un giro per i campi di concentramento di Dachau e Auschwitz. Scusami, non posso permettermi di essere giudicato, per la finezza delle mie idee. Ps: venire da te è un piacere, ma è anche una rottura di balle, un po come girare dalle parti di Da…..è una pena! Per il computer intendo, va in crash totale! Grazie comunque Laura. Ciao! Buona Giornata!
RispondiEliminavorrei ricordare che in quei campi non furono sterminati solo gli ebrei. C'erano oppositori politici, omosessuali, zingari. Aggiungerei anche che questo giorno andrebbe dedicato anche a tutti gli altri stermini della storia recente, come quelli degli armeni e dei curdi di cui non si parla mai.
RispondiEliminae i palestinesi dove li mettiamo?
RispondiEliminaNessuno giudica nessuno, tranquillo Christian, non fa parte del mio modo d'essere, per me dimenticare non è possibile, mia madre e mia nonna (italiane) si salvarono fuggendo da un campo, no, mi spiace non posso dimenticare.
RispondiEliminaPS: Mi spiace che entrando nel blog ti crei questo problema, non so da cosa dipenda.
Un sorriso
Come si può dimenticare questo orrore mia cara...un saluto
RispondiEliminaFu così che imparai con gli occhi di un bambino attraverso gli occhi di un bambino come me, stessi capelli, stesso sguardo, stessa voglia di vita, stessi diritti, stesse paure stesse necessità, stesso desiderio di diventare grande. Fu così che imparai che oltre al bene al mondo esisteva il male, usciva da quei libri, dalle copertine scure,dalle pagine lucide di ricordi e lacrime un grido soffocato dentro quei libri che profumavano di nuovo urlava l'odio vecchio quanto il mondo e due occhi di un bambino che piangendo mi guardavano negli occhi... Il giorno della memoria è e sarà sempre presente.
RispondiElimina"Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo", scrisse il filosofo George Santayana.
RispondiEliminaPurtroppo, pare che l’uomo nel corso dei millenni abbia dimenticato rapidamente il passato, autocondannandosi così a rifare gli stessi amari errori...un abbraccio mia cara
A una mia zia la vita riservo' la stessa sorte..Aveva solo 17 anni, purtroppo ci si rammenta della "memoria" dimenticando dell'inferno che esiste nel cuore degli uomini da cui questi eventi traggono origine e ad oggi in situazioni diverse continuano a mietere vittime.
RispondiEliminaIl passato rivive ogni giorno perché non è mai passato.
RispondiEliminaChe nessuno dimentichi questo immane dolore! Ricordiamo per non farlo mai più!
RispondiEliminaMai dimenticare, neanche i nostri geni lo fanno, altrimenti non esisteremmo, bisogna ricordare proprio per far sì che queste atrocità non possano mai più verificarsi.
RispondiEliminaAnni che hanno scolpito il tempo, l'animo e il cuore dei sopravvissuti, che siano di esempio per le generazioni che verrano per non dimenticare più...con affetto..
RispondiEliminaCome si può dimenticare quanta malvagità c'è stata a quei tempi.. un'abbraccio
RispondiEliminaNon credo che qualcuno riuscirà mai a dimenticare questo nostro triste passato: chi l'ha vissuto, chi l'ha raccontato, chi l'ha ascoltato; sarà sempre dentro di noi.
RispondiEliminaLeggere e meditare. Non c'è altro da dire dopo queste parole che hai riportato Laura
RispondiEliminaSi, ricordiamo con angoscia e possiamo non sentirci in colpa, ma situazioni altrettanto drammatiche esistono anche oggi ed esisteranno domani, facciamo il necessario per evitarle? io no!
RispondiEliminaGrazie Laura, molto significativo il brano che hai scelto
Toccante questo passo da te scelto.
RispondiEliminaCome pensare di poter dimenticare! E' una memoria che mai smetterà di aleggiare nei nostri cuori e nella nostra mente!
Auguriamoci che non ACCADA MAI PIU'!
Dimenticare quelle nerissime pagine di storia o peggio ancora negarle... un crimine da condannare senza appello.
RispondiEliminaLeggendo il brano che hai scelto, direi che quel commiato d'addio ha lo stesso effetto di una doccia fredda il mattina appena alzato. Però il messaggio è diretto al cuore, alla mente e rimane impresso nella mente come una una parola scritta con lo scalpello in un blocco di granito, in una sola parola INDELEBILE.
RispondiEliminaEppure questi momenti della Storia sono frutto di una menoria perduta... di allora si dimenticano gli zingari... i pazzi... i disabili... eppure erano in quelle stesse celle... e prima di loro i ghetti o le navi de' pazzi o i lebbrosari... tutti i lazzareti del mondo propanano da Lazzaro povero in terra... le cui piaghe erano leccate dai cani... che attendeva il cadere di una briciola. immaginando la figura di Lazzaro vedo tutti i gulag del pianeta i lagher del mondo... ma vedo anche che quegli stessi che dovrebbero essere in prima fila a ricordare sono sempre meno in prima fila... e senza memoria condannano se stessi e gli altri a ripetere tanto odio.
RispondiEliminaStraziante quel brano...
RispondiEliminaFar cadere nell'oblio equivarrebbe a negare questa tragedia, che sia invece da monito per i posteri.
RispondiEliminaLaura io purtroppo per natura ho un modo di interpretare e vivere le cose che si discosta dalla consuetudine e la strana tendenza ad aprirmi. a volte penso che dovrei, non solo non parlare ma addirittura smettere di pensare, perchè il mio è un continuo suggellarsi di istanti codificati poi in pensieri. ritengo sia superfluo specificarti che l'interpretazione arbitraria della parola dimenticare e' infinitamente vasto e necessita del suo contrario per essere tale. oltremodo, quello che volevo dire implicava una riflessione sulla tendenza che purtroppo "le ricorrenze" mettono in movimento nel determinare una "classificazione" degli eventi, che a loro volta includono contraddizioni implicite. In altre parole "dimenticare" non è un fatto necessariamente mentale "teorico" ma può essere anche "fisico" e quindi pratico. Forse potevo parlare come mangio, ma non sempre mi riesce e non sarei comunque abbastanza chiaro. Adesso che ti ho fatto un po di spiccia filosofia non guardarmi come uno che si riempe la bocca di inutile nozionismo. rispetto a te e alla tua famiglia massimo rispetto!
RispondiEliminaps: il problema è dato dal fatto che forse è troppo carico di dati per la grafica che li hai messo. faccio fatica a scrivere. un saluto
Ho i brividi
RispondiEliminaAnni fa ho letto un libro:
RispondiElimina"Tu uscirai per il camino".....
L'orrore provato non l'ho mai dimenticato....
troppo spesso l'umanità è carnefice di se stessa....anche ai tempi d'oggi!, quanti orrori, crudeltà esistono ancora ...
Per non dimenticare .... e per vedere il presente.
Laura io purtroppo per natura ho un modo di interpretare e vivere le cose che si discosta dalla consuetudine e la strana tendenza ad aprirmi. a volte penso che dovrei, non solo non parlare ma addirittura smettere di pensare, perchè il mio è un continuo suggellarsi di istanti codificati poi in pensieri. ritengo sia superfluo specificarti che l'interpretazione arbitraria della parola dimenticare e' infinitamente vasto e necessita del suo contrario per essere tale. oltremodo, quello che volevo dire implicava una riflessione sulla tendenza che purtroppo "le ricorrenze" mettono in movimento nel determinare una "classificazione" degli eventi, che a loro volta includono contraddizioni implicite. In altre parole "dimenticare" non è un fatto necessariamente mentale "teorico" ma può essere anche "fisico" e quindi pratico. Forse potevo parlare come mangio, ma non sempre mi riesce e non sarei comunque abbastanza chiaro. Adesso che ti ho fatto un po di spiccia filosofia non guardarmi come uno che si riempe la bocca di inutile nozionismo. rispetto a te e alla tua famiglia massimo rispetto!
RispondiEliminaps: il problema è dato dal fatto che forse è troppo carico di dati per la grafica che li hai messo. faccio fatica a scrivere. un saluto
A me piaci così, non cambiare, non ti sto certo guardando male, anzi non vedo perchè dovrei farlo.
RispondiEliminaMi piace confrontarmi e discutere perchè questo credo aiuti a crescere.
ricordi da non dimenticare
RispondiEliminasi forse potevi parlare come mangi, è più comprensibile ciò che vuoi dire ora
RispondiEliminaNoi non dimentichiamo, per non ripetere gli errori.
RispondiEliminaQuesto è il messaggio. Non credo si possa fare diversamente
Ciao Laura, ti auguro una buona giornata e un splendido weekend, un abbraccio e un sorriso
RispondiEliminaMi unisco al ricordo.
RispondiEliminaNon c'è futuro se si dimentica il passato; molti, grandi o piccoli, dovrebbero meditare anche per certi accadimenti odierni che, pur a conoscenza di tutti, si svolgono nell'indifferenza totale di coloro che hanno la pancia piena.
RispondiEliminaNel giorno della memoria si dovrebbe anche ricordare che la persecuzione nazista non è stata solo verso la popolazione ebrea ma anche verso gli zingari, testimoni di Geova, pentecostali e omossessuali.
RispondiEliminaPurtroppo si tende a ricordare solo gli Ebrei.
L'uomo troppo spesso dimentica (anche volutamente) la storia e ciò lo porta a rifare gli errori del passato.
"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario". (Primo Levi)
RispondiEliminaNessun commento...ma solo una grande tristezza.
RispondiEliminaMai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
RispondiEliminaMai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l'eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.
(Elie Wiesel)
Il mio pensiero ai bambini che non sono potuti diventare uomini, agli uomini che hanno perso le sembianze di uomini.
RispondiEliminaStamattina ho fatto colazione mentre li guardavo in un servizio in tv, io mangiavo e guardavo le loro ossa che stavano morendo. Ho smesso di mangiare.
Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
RispondiEliminaeppure siamo a milioni in polvere qui nel vento,
in polvere qui nel vento...
http://www.youtube.com/watch?v=pBRJA...eature=related
non si deve dimenticare....perchè quello che è stato non si ripeta mai più
RispondiEliminaun giorno per ricordare di quando ogni diritto, libertà, dignità furono negati
RispondiEliminaper non dimenticarci di aver caro tutto ciò e di difenderlo, per noi e per i nostri simili, ora ed in futuro.
Choc in Germania, a un giorno dal ricordo della Shoah pubblicate parti del Mein Kampf
RispondiEliminaL’iniziativa dell’editore inglese Peter McGee arriva un giorno dalla giornata delle memoria. Domani alcune decine di pagine dell’opera usciranno in Zeitungszeugen, un settimanale specializzato nella letteratura nazista degli anni 1933-45
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/25/iniziativa-choc-germania-giorno-ricordo-della-shoah-pubblicate-parti-mein-kampf/186466/
Temo che la bestia ritornera', ci stiamo/stanno di nuovo imbottendo di egoismo e di indifferenza, concentrati solo sui propri problemi
RispondiEliminaBinario 21
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Binario_21
Ogni volta mi chiedo come è potuto accadere tutto ciò
RispondiEliminaNon bisogna dimenticare mai
Da l'amico ritrovato -
RispondiEliminadi Fred Uhlman -
"Mia madre aveva troppo da fare per preoccuparsi dei nazisti, dei comunisti o di altra gente di quella risma e se mio padre non aveva dubbi sulla sua germanicità, mia madre ne aveva ancora meno."
Fate leggere questo libro ai vostri ragazzi.
Io non ho parole ma ogni volta che mi scorrono davanti le immagini mi vergogno per chi ha compiuto quei gesti terribili...
RispondiEliminaMi vergogno perchè un essere umano non dovrebbe neanche pensare di compiere certe cose...
La storia è maestra di vita ....un futuro migliore si costruisce anche sulla memoria degli errori del passato.
RispondiEliminaIo non dimentico, non voglio dimenticare.
Un pensiero per tutte le vittime delle ideologie
RispondiEliminaGiusto un pensiero...
RispondiEliminaper non dimenticare....MAI
mai.. qualsiasi genocidio..
RispondiEliminaNel leggere quel frammento mi si stringe il cuore
RispondiElimina... per non dimenticare...
RispondiElimina...e che all'umana follia non sia permesso il ripetersi di barbarie simili.
Non dobbiamo mai dimenticare!
RispondiEliminaE non dobbiamo accettare che si neghi la Shoà!
Non bisogna dimenticare MAI!
RispondiEliminaSopratutto ora serve ricordare, dato che tutti i reduci dei campi di concentramento se ne stanno andando (pace all'anima loro) a causa dell'età... é importante ricordarsi le loro testimonianze...
Dobbiamo ricordare per evitare che certi scempi accadano di nuovo.
RispondiElimina«Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare».
Martin Niemoller
La Giornata della Memoria è una cosa dovuta se davvero ci teniamo a considerarci Uomini
RispondiEliminanon si deve dimenticare, non solo un giorno, sempre
RispondiEliminaNon dimenticare:
RispondiEliminaIl ventre che partorì la cosa immonda è ancora fecondo !! (B. Brecht)
Troppo orrore è stato consumato,nn si può dimenticare.
RispondiEliminaNon basta ricordare, bisogna anche agire di conseguenza ogni minuto della nostra vita.
RispondiEliminaQuanto orrore...:(
RispondiEliminaMi trovo! Infatti stavo scrivendo questo
RispondiEliminaNon voglio vanificare il thread ma solo aprire di più il senso del discorso. Serve ben altro che un giorno della memoria che sfugge a 130 persone su 222. chiediamolo alle persone con le quali ci relazioniamo tutti i giorni se il 27 di sto mese ricade su una ricorrenza specifica, e chiediamo loro quanti attimi della loro vita dedicano a questo tipo di riflessione. chiediamo anche a noi stessi quanti saranno i nostri di momenti dopo aver visto il classico film su quei tragici eventi. ricordare non è commemorare, ma caso mai maturare una consapevolezza interiore attiva, ogni giorno, che miri ad abbattere quel “pensiero” fuorviante, dove viene posto in essere, il quale trova terreno fertile in relazione ad altre circostanze, non necessariamente storiche e legate a questa tragedia ma anche più attuali e apparentemente svincolate da essa. E’ vero che il male è sempre fecondo, e spesso cambia forma ma non sostanza. Nello specifico troppe volte mi è capitato di sentire “se cosi’ è successo è perché qualche colpa ce l’hanno” o anche infelici frasi che scaturivano più superficialmente dal fatto di nutrire un preciso orientamento filo palestinese, in realtà più per un senso di appartenenza politica che non per altro. La verità è che debellare questo stato di cose capillare, richiede un intervento profondo che deve essere più largamente condiviso e nessuno ha il tempo e la voglia di farlo, soprattutto in questi anni 00. Comunque sono sicuro che un genocidio di queste dimensioni non si verificherà più nella storia, o meglio, forse bisognerà attendere un lunghissimo riciclo generazionale, quando cioè il sud tornerà a dominare il nord e/o addirittura la razza nera riacquistare la sua originale egemonia su quella bianca.
che ogni giorno sia il giorno della memoria... affinchè simili barbarie non si ripetano mai più... serena serata
RispondiEliminadieci anni fa ho visitato Mauthausen, dimenticare è impossibile, quella visita è impressa nella mia memoria minuto dopo minuto come la mia rabbia ed il mio disagio e l'orrore di vedere le camere a gas con le "docce", i forni, gli stanzoni dove venivano accatastati i morti ed il tanfo, incredibile, dopo tanti anni si avverte un odore stranissimo e poi tante scarpe, se così si possono chiamare quelle cose informi, stracci, vecchie gavette arrugginite e tanti ricordi, vecchie foto, un fazzoletto lurido e poi lumini, fiori e tante,tantissime foto e c'è ancora qualche "spiritoso" che afferma che niente è successo, eh già.
RispondiEliminauno dei punti piu' bassi dell'umanita'...
RispondiEliminacondivido
RispondiElimina------------ "ARBEIT MACHT FREI, il lavoro rende liberi". ---------------
RispondiEliminaestrema ironia per chi avrebbe trovato la "liberta'" nei camini dei forni crematori.
" Chi la storia dimentica e' condannato a riviverla"
................. nn deve mai piu' accadere
io vorrei ricordare che nei campi, specie in un primo momento, nn ci finirono gli ebrei
RispondiEliminama ci finirono malati di mente, sbandati, zingari, dissidenti politici, chiunque fosse scomodo, poi piano piano gli ebrei .. i primi campi sono degli anni 30 quando ancora la soluzione finale era in fieri
è stata una follia pura, un delirio sadico, qualcosa per il quale non si proverà mai abbastanza vergogna
ma non perchè sono morti 6 o 5 milioni di ebrei e x di altre categorie
ma perchè qualcuno ha pensato fosse normale anzi meritorio per il bene comune togliere la vita a chi non corrispondeva a determinate caratteristiche razziali o ideologiche
in nome di un ideale astratto di società che voleva dirsi migliore depurata dai suoi elementi imperfetti o scomodi (perchè gli ebrei più che imperfetti erano parecchio scomodi e il capro espiatorio ideale)
è stato tutto programmato e lucido,nulla di più lontano dal delirio
RispondiEliminaquesto definire una "follia" un piano studiato nei minimi particolari e messo in azione con precisione matematica è fuorviante. i "folli" che lo programmarono e le centinaia e centinaia di migliaia che lo misero scrupolosamente in atto erano a casa loro bravi papà di famiglia,affettuosi,premurosi......
meditare bene su questo
occhio a ritenere questa tragedia come momento di follia generale,è un modo quasi impercettibile di ridurla al gesto di un numeroso branco di folli........ purtroppo non fu così
Una ricerca effettuata in Germania ha dato esiti preoccupanti: un giovane su 5 non sa assolutamente nulla dell'olocausto e non riesce ad associare alcunchè se gli nomini Auschwitz.
RispondiEliminaL'ho sentito anch'io e mi chiedo come ciò sia possibile. Quale storia insegnano loro a scuola?
RispondiEliminaAlcuni anni fa sono stata a Terezin, campo di concentramento nei dintorni di Praga.
RispondiEliminaQuesto campo ha visto passare più di 90.000 prigionieri. Oltre 35.000 di loro persero la vita in questi ghetti...
"riconobbi quei poveri sventurati come miei simili, malgrado fossero stati privati di quasi ogni traccia di umanita'. Era l'inferno in terra, non ci sono altre parole per definirlo" (Denis Avey)
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