Come il cibo alla vita sei per me,
come alla terra acquazzoni di maggio,
e per tuo amore così mi tormento
come per l'oro suo pena l'avaro
che del possesso ora esulta, ma già
teme che i suoi tesori involi il tempo:
e ora bramo di starti unico accanto
ora che il mondo ammiri il mio piacere,
sazio talor soltanto del vederti,
poi subito affamato di uno sguardo;
e non v'è gioia ch'io tenga o insegua,
se da te non l'attendo o non m'avanza.
Così divoro e languo ognor, vorace
tutto afferrando o morendo di fame.
William Shakespeare (Sonetto LXXV)
wish I knew what the poem said but the picture is so secrene
RispondiEliminawish I knew what the poem said but the picture is so Serene
RispondiEliminaCiao tesoro ...indovina chi sono ?
RispondiEliminail mio nick è nel testo della canzone di sottofondo ,
dopo ti invio un pm...
ti voglio bene:-)))
shakespeare ..romantic:)grazi
RispondiEliminaSplendida questa poesia e bella l'immagine!
RispondiEliminaLaura sei proprio una romanticona!
RispondiEliminaCiao, non ci crederai, ma non sono riuscita a riconoscerti.
RispondiEliminaTi invio un invito intanto.
Un abbraccio,
Laura
ciao molto bella, sconosciuta poesia di Shakespeare
RispondiEliminaBellissimo questo sonetto sull'amore!
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