
Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni.
Pensa che in un albero c'è un violino d'amore.
Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita.
Te l'ho già detto: i poeti non si redimono, vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire.
Alda Merini
bele parole, grazie per avermele fatte conoscere
RispondiElimina:) grazie
RispondiEliminanice "come hither" look.
RispondiEliminaAlda Marini sa comunicare al cuore dolci e intense emozioni.
RispondiEliminaQuesti versi sono bellissimi ed esprimono tutta l'attenzione e il rispetto per la vita. Alda non è morta, vive attraverso le sue toccanti parole.
Meravigliosa scelta.
un abbraccio stretto
I poeti non si redimono................
RispondiEliminaE meno male che è così!
È proprio dalle loro anime così aperte a tutte le emozioni che nascono capolavori... altrimenti scriverebbero versi aridi.
Bacione!
stupendo connubio tra versi e immagini...sempre bello leggerti
RispondiEliminaDelicatissimo dipinto di parole..tesoro..
RispondiEliminaBellissima
che bella, la poesia e l'immagine.
RispondiEliminaBuona giornata
RispondiEliminaDolcissima!
RispondiEliminaUn abbraccio.
Ottima, Laura, è propio una bella dedica.
RispondiEliminaUn pensiero molto bello, nonchè una dedica speciale alla Dea della Poesia, con tutta la tua delicatezza e sensibilità...
RispondiEliminaDelicata e passionale, una cornice di bellezza ispirata alla grande poetessa.
RispondiEliminaChe dolcissimi versi donati al cuore innamorato!
RispondiEliminaAlda Merini
RispondiEliminaE piú facile ancora mi sarebbe
scendere a te per le piú buie scale,
quelle del desiderio che mi assalta
come lupo infecondo nella notte.
So che tu coglieresti dei miei frutti
con le mani sapienti del perdono...
E so anche che mi ami di un amore
casto, infinito, regno di tristezza...
Ma io il pianto per te l’ho levigato
giorno per giorno come luce piena
e lo rimando tacita ai miei occhi
che, se ti guardo, vivono di stelle.
Alda Merini
RispondiEliminaE piú facile ancora mi sarebbe
scendere a te per le piú buie scale,
quelle del desiderio che mi assalta
come lupo infecondo nella notte.
So che tu coglieresti dei miei frutti
con le mani sapienti del perdono...
E so anche che mi ami di un amore
casto, infinito, regno di tristezza...
Ma io il pianto per te l’ho levigato
giorno per giorno come luce piena
e lo rimando tacita ai miei occhi
che, se ti guardo, vivono di stelle.
Un'anima molto tormentata, ma colma d'amore.
RispondiEliminaBuona giornata con sorrisi per Te
RispondiEliminaUn bel contributo, il tuo, a testimonianza di quell' amore che i testi di Alda hanno suscitato nell' animo di chi l' ha apprezzata e in qualche modo, compresa.
RispondiEliminaMi piacciono i tuoi versi incastonati come diamanti in un'immagine così delicata.
RispondiEliminaBrava, complimenti.
Dolcissima e fresca come un fiore, leggera e delicata come un passo di danza...
RispondiEliminaMolto molto apprezzata!
Un omaggio
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