Lettori fissi

giovedì 23 aprile 2009

Canzone del maschio e della femmina

Il frutto dei secoli
che spreme il suo succo
nelle nostre vene.

La mia anima che si diffonde nella tua carne distesa
per uscire migliorata da te,
il cuore che si disperde
stirandosi come una pantera,
e la mia vita, sbriciolata, che si annoda
a te come la luce alle stelle!

Mi ricevi
come il vento la vela.

Ti ricevo
come il solco il seme.

Addormentati sui miei dolori se i miei dolori
se i miei dolori non ti bruciano,
legati alle mie ali,
forse le mie ali ti porteranno,
dirigi i miei desideri, forse ti duole la loro lotta.

Tu sei l'unica cosa che possiedo
da quando persi la mia tristezza!

Lacerami come una spada
o senti come un'antenna!

Baciami,
mordimi,
incendiami,
che io vengo alla terra
solo per il naufragio dei miei occhi di maschio
nell'acqua infinita dei tuoi occhi di femmina!

di Pablo Neruda

5 commenti:

  1. Such a somber look. Beautiful soulful eyes

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  2. .ah ..Pablo Neruda..is wonderful .. Bellissimo

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  3. Neruda Neruda il più poetico eropoeta, così terapeutico per chi vuole dell'amore non avere immagini ma solo sensualità ed emozioni....

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  4. Grande Neruda, di una sensualità grandiosa.

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