La mia micia siamese
E' dolcissima, ma vuole sempre essere coccolata, altrimenti si arrabbia.
Spuntino di primavera
Chi è il più bello del reame??
Il tenero e rischioso volto dell'amore
m'è apparso la sera
di un giorno troppo lungo
Forse era un arciere con l'arco
o forse un musicista con l'arpa
Io non so più
io non so nulla
Tutto quel che so
è che m'ha ferita
forse con una freccia
forse con un canto
Tutto quel che so
è che m'ha ferita
e ferita al cuore e per la vita
Scottante oh scottante ferita dell'amore
J.Prevert
di Millais
Un'opera che mi ha sempre affascinato molto.
Ma dovresti credere
a quanto non vien detto:
il silenzio dell'uomo
si accosta alla verità
più della sua parola.
Kahlil Gibran
Alcuni anni or sono, portavo molto spesso un ciondolo raffigurante una sirena....tutti l'ammiravano dicendomi:
"Le sirene...sono la vera tentazione dell'uomo...."
In effetti non avevo mai associato quell'oggetto al simbolo mitologico che rappresentava, al racconto di come Ulisse cadde nella tentazione del loro canto, ecc.
Ma da allora, sono sempre rimasta affascinata dalle immagini che le raffigurano.
Tempesta di colori su di un soggetto di una dolcezza infinita. L'amore secondo Klimt, ovvero, secondo colui che può essere considerato, in un certo senso, il precursore dell'astrattismo.
La donna è coperta da un manto ricco di forme geometriche circolari, dolci, sinuose. L'uomo è subito delineato, invece, con una toga ricamata con cubi e forme "spigolose", a sottolinearne la forza e l'istinto protettivo che ha verso la propria amata.
Un capolavoro che ho visto dal vivo al Belvedere di Vienna.
Il frutto dei secoli
che spreme il suo succo
nelle nostre vene.
La mia anima che si diffonde nella tua carne distesa
per uscire migliorata da te,
il cuore che si disperde
stirandosi come una pantera,
e la mia vita, sbriciolata, che si annoda
a te come la luce alle stelle!
Mi ricevi
come il vento la vela.
Ti ricevo
come il solco il seme.
Addormentati sui miei dolori se i miei dolori
se i miei dolori non ti bruciano,
legati alle mie ali,
forse le mie ali ti porteranno,
dirigi i miei desideri, forse ti duole la loro lotta.
Tu sei l'unica cosa che possiedo
da quando persi la mia tristezza!
Lacerami come una spada
o senti come un'antenna!
Baciami,
mordimi,
incendiami,
che io vengo alla terra
solo per il naufragio dei miei occhi di maschio
nell'acqua infinita dei tuoi occhi di femmina!
di Pablo Neruda
Il tuo cuore lo porto con me
lo porto nel mio
non me ne divido mai
dove vado io vieni anche tu,
mia amata
qualsiasi cosa venga fatta da me
la fai anche tu,
mia cara
non temo il fato
perchè il mio fato sei tu,
mia dolce.
Non voglio il mondo
perchè il mio mondo,
il piu' bello, il piu' vero
sei tu
questo è il nostro segreto profondo.
Radice di tutte le radici,
germoglio di tutti i germogli,
e cielo dei cieli,
di un albero chiamato vita
che cresce piu' alto di quanto l'anima speri
e la mente nasconde la meraviglia che le stelle separa
il tuo cuore ....
......esiste nel mio.
Edward Estlin Cummings
Ecco Francesco Mazzola, questo è il vero nome di Parmigianino, in un autoritratto che è dichiaratamente "un pezzo di bravura", dato che l'autore decise di portare il dipinto a Roma e di esibirlo come "biglietto da visita" alla corte pontificia di Clemente VII.
Parmigianino si ritrasse davanti ad uno specchio convesso da barbiere e questo ha fatto sì che l' immagine restasse reale al centro e contraffatta ai bordi.
Ecco perché la mano dell'artista appare enorme rispetto al corpo ma, come disse Vasari, "è tanto bella che pare verissima".
Spero, con questa immagine, di strapparvi un sorriso.
di Antonello da Messina
"Il sacro nell'arte , così come ci appare in Antonello e' la capacita' di "silenzio" dell'autore. Silenzio dell'anima, silenzio del mondo esterno, silenzio e pace interiore,per affinare la materia".
Saper vedere
che cade
fra i fiocchi della neve
la piuma bianca dell’uccello migratore
riparato sotto la grondaia.
Ecco
amare.
Sunay Akin
Perchè tu possa ascoltarmi
le mie parole
si fanno sottili, a volte,
come impronte di gabbiani sulla spiaggia.
Collana, sonaglio ebbro
per le tue mani dolci come l'uva.
E le vedo ormai lontane le mie parole.
Più che mie sono tue.
Come edera crescono aggrappate al mio dolore antico.
Così si aggrappano alle pareti umide.
E' tua la colpa di questo gioco cruento.
Stanno fuggendo dalla mia buia tana.
Tutto lo riempi tu, tutto lo riempi.
Prima di te hanno popolato la solitudine che occupi,
e più di te sono abituate alla mia tristezza.
Ora voglio che dicano ciò che io voglio dirti
perchè tu le ascolti come voglio essere ascoltato.
Il vento dell'angoscia può ancora travolgerle.
Tempeste di sogni possono talora abbatterle.
Puoi sentire altre voci nella mia voce dolente.
Pianto di antiche bocche, sangue di antiche suppliche.
Amami, compagna. Non mi lasciare. Seguimi.
Seguimi, compagna, su quest'onda di angoscia.
Ma del tuo amore si vanno tingendo le mie parole.
Tutto ti prendi tu, tutto.
E io le intreccio tutte in una collana infinita
per le tue mani bianche, dolci come l'uva.
Pablo Neruda
di Leonardo da Vinci
Il dipinto, chiaramente incompiuto, ritrae una fanciulla che guarda verso il basso, e rappresenta forse uno studio per una Madonna. Le parti compiute del volto presentano una straordinaria attenzione alla luce e una delicatezza di tratto tipicamente leonardesca, mentre i lunghi capelli sono appena abbozzati. Il nome del quadro sarebbe stato dato secondo la tradizione da Leonardo stesso. Non tutti gli studiosi però concordano sull’autenticità del quadro e sull’attribuzione a Leonardo; certamente l’incompiutezza dell’opera non favorisce la ricerca della verità al proposito, ma costituisce parte del fascino di questa splendida opera.
A lungo durerà il mio viaggio
e lunga è la via da percorrere.
Uscii sul mio carro ai primi albori
del giorno, e proseguii il mio viaggio
attraverso i deserti del mondo
lasciai la mia traccia
su molte stelle e pianeti.
Sono le vie più remote
che portano più vicino a te stesso;
è con lo studio più arduo che si ottiene
la semplicità d'una melodia.
Il viandante deve bussare
a molte porte straniere
per arrivare alla sua,
e bisogna viaggiare
per tutti i mondi esteriori
per giungere infine al sacrario
più segreto all'interno del cuore.
occhi senza stelle,
notte senza parole...
Aho, stamo a dormì finalmente vicini, vicini. Me piace..come me sento rilassato..
Cat and dog Cheek to cheek
Carissmi, vi lascio questa sera con questa immagine.
Un sorriso e una carezza a tutti.
Questo disegno di Leonardo, raffigurante una testa femminile, che, secondo alcuni, riprende i tratti del volto di Cecilia Gallerani, è preparatorio per l’angelo della Vergine delle Rocce, eseguita durante i soggiorni milanesi in due versioni simili, la prima nel 1483-1486 e la seconda nel 1508, che si succedettero nella cappella della Concezione in San Francesco Grande a Milano, oggi al Louvre e a Londra. Si tratta della tipica bellezza femminile leonardesca velata di ambiguità, dallo sguardo e dal sorriso ineffabile e misterioso.
Notte stellata di Van Gogh