Lettori fissi
giovedì 5 marzo 2009
Fai arrossire la luna
Vento del sud,
bruno, ardente,
scendi sulla mia carne
e porti semi
di sguardi
brillanti col profumo
d’aranceti.
Fai arrossire la luna
e singhiozzare
i pioppi prigionieri, ma vieni
troppo tardi!
Ho già deposto la notte del mio racconto
nello scaffale.
Senza vento,
credimi,
gira, cuore;
gira, cuore.
Vento del nord,
orso bianco del vento!
Scendi sulla mia carne
tremante d’aurore
boreali
col tuo strascico di spettri
capitani
e ridendo
di Dante.
O pulitore di stelle!
Ma vieni
troppo tardi.
La casa dell’anima è coperta di muschio
e ho perso la chiave.
Senza vento,
credimi,
gira, cuore;
gira, cuore.
Brezze, gnomi e venti
di nessun luogo.
Zanzare della rosa
di petali a piramide.
Alisei filtrati
fra gli alberi rudi,
flauti nella burrasca
lasciatemi!
Il mio ricordo
trascina pesanti catene
e l’uccello è prigioniero
quando disegna di trilli
la sera.
Le cose che se ne vanno non tornano più.
tutti lo sanno,
e fra l’illustre moltitudine dei venti
è inutile lamentarsi.
Non è vero, pioppo, maestro di brezza?
E’ inutile lamentarsi.
Senza vento,
credimi,
gira, cuore;
gira, cuore.
Garcia Lorca
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un poeta struggente come lo è stata la sua vita e il suo destino.....la poesia uccisa dalla guerra....
RispondiEliminaHa un che di erotico questa poesia.
RispondiEliminaseguire i tuoi palpiti, quelli che la tua pelle non trasuda, ma che io sento come un tamburo lontano, che grevemente cadenza l'onda di passione che mi riempi e strozza un urlo di piacere, nella gola arsa di passione e desiderio.....(mi è venuta così..trascinato da il tuo commento....in primis, senza pentimenti di grafie, metrica e altro.
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