Lettori fissi

lunedì 21 dicembre 2009

Sul senso della vita

Questa riflessione  è liberamente tratta da una favola…. Che ho bisogno di raccontare e ascoltare…
Ma soprattutto crederci! Come solo una bambina… sa… credere…

Sono un ramo…
Uno come tanti…
Nacqui a primavera
tra il tepore dell’aria ed il canto degli uccelli
appartengo al grande albero della vita…
ne sono una sua piccola parte,
fui germoglio e foglie spiegate nell’aria
profumai di fiori delicati
e produssi gustosi frutti
un giorno improvviso
si staccarono,
un tonfo al cuore…
come se non bastasse
cominciai a cambiare colore
ed il vento rubò tutte le mie foglie
mi ritrovai spoglia e stanca
nella fredda stagione buia.
Non riconoscevo nel legno nudo
quel germoglio di fanciulla
che ero, che sono, che non sarò mai più?
Cominciai a cercare tutto intorno
Quel di me stessa smarrito,
e mai in fondo conosciuto…
volevo ritrovarmi…
per assomigliare…
a ciò per cui venni alla luce…
cominciai dal mattino:
“sono sola ed infreddolita…”
“conosco rami che hanno ancora tutte le foglie
chiedi a loro…”
“ma noi le abbiamo sempre avute,
chiedi ad alberi uguali a te…”
Mi rivolsi ad un ramo nudo come me:
“Ho tanto freddo anch’io, ma non so dove sono finite le nostre foglie”
Mi sentii subito compresa e meno sola
“Se le ritroverò, promesso, tornerò ad aiutarti…”
scossa impietosamente dal destino e dal vento…
proseguii sola la ricerca
“Tu che vai in ogni dove
sai trovare le mie foglie?”
“Io le porto via… è la pioggia a farle crescere…”
E mi lasciai bagnare senza risparmiarne una goccia…
Ma mi disse che sarebbero ricresciute a suo tempo
Mi rivolsi al tempo…
Si, il tempo aggiusta tutto…
Tanti giorni e tante notti…
Parlai alla notte, tacque e mi invitò a riposare…
Chiusi gli occhi ormai esausta…
E quasi per incanto
cominciai a vedere sentieri
profondi scavati nella carne…
Qualcosa si muoveva dentro di me,
circolava calda, senza fare rumore
un liquido dolce… col colore della vita…
era linfa… era dentro di me…

non occorre chiedere più nulla a nessuno,
ma insieme all’aria, all’acqua, alla terra, al tempo
e agli altri rami
le foglie sarebbero rinate…
sono già dentro di me…
da sempre… per sempre...
 

Vorrei guardare il mio mondo, il mio giorno e poi la mia notte
Attraverso questo magico sguardo….
Solo lasciando che la vita mi percorra… posso vivere la vita…
Voglio vederti, dentro di me, ogni istante,
E sentirne il sapore…
Così… non avrò più paura dell’inverno…

lunedì 14 dicembre 2009

Essere. Apparire

Apparire. Essere

Quale il confine?

Quanto di sincero, di concreto, quanto di noi stessi svela il modo di mostrarci

agli altri, nella nostra esteriorità, nel nostro apparire.

Quanto ciò sia un “travestirsi”e non un “vestirsi”del proprio io

della realta’ che e’ dentro di noi.

Qual’e’ il confine tra cio’ che si e’ e l’immagine esterna che si proietta da noi, in noi?

Volti, maschere lineamenti che emergono dal buio.

Movenze, gesti sinuosi del corpo al di sotto e oltre le vesti.

Vedo una bellezza ibrida e affascinante.

Apparenza che e’ Sostanza,

che mostra, scopre, rende visibile una parte di se.

La maschera allora, anziche’ celare

Svela..Ri-Vela..

Argomento di interesse comune mi piacerebbe conoscere

Il vostro sve-larvi e rive-larvi sempre con simpatia naturalmente!!

sabato 5 dicembre 2009

Un dono

 

Ogni dono

porto con cuore semplice

è sincera volontà d’amore.

 

Dimmi Uomo

Quanti volte hai saputo donare così?

 

Anche la carità è un dono

Ma non deve essere distratto e frettoloso.

Un denaro buttato

in un cappello che sta a terra.

 

Hai mai veramente guardato

il viso di  chi chiede: con vergogna,

gli avanzi dei nostri spiccioli?

 

Dietro quel viso, quegli occhi

c’è una  vita.

Da non giudicare, nessuno lo può fare.

Pensiamo sempre che

 c’è un dono fragile…dalla forza immane

UN  SORRISO

da regalare

 

 

mercoledì 2 dicembre 2009

Dedicata ad un'amica

Dimentica ogni passo perso

dietro ad una finestra chiusa.

Dimentica le parole scritte che non hanno mai detto t’amo.

Dimentica il suono sgraziato di una bocca arrogante,

dimentica la fredda mano che ghermisce il vuoto.

Ma non dimenticar l’Anima

abbracciala,

nutrila,

vivila

è la Tua.