Lettori fissi

venerdì 30 aprile 2010

Buon weekend miei cari e tanti sorrisi per voi

La felicità appartiene ai sorrisi dei bambini..
quando giocano, quando ridono senza motivi,
quando hanno gli occhi che brillano..
loro ci insegnano a giocare, a vivere nell'adesso..
i bambini sanno essere appassionati della vita,
si danno totalmente, non si fanno domande..
qualsiasi dolore venga a trovarli piangono pochi istanti,
non rimuginano e passano senza accorgersene alla gioia..
hanno un altro modo di stare con l'anima "la assecondano"..
sono totalmente assorti in quello che fanno,
vivono la dimensione dell'incanto.. dove abitano le fiabe,
la magia, le immagini, la fantasia, la creatività..
quando sono incantati i nostri piccoli sono distanti
miliardi di chilometri dai ragionamenti , dai pensieri..
..sono al centro dell'universo..
Impariamo da loro!

La vida es bella - Miguel Bosé & Noa

giovedì 29 aprile 2010

Canzone di viaggio

Sole, brilla adesso dentro al cuore,
vento, porta via da me fatiche e cure!
Gioia più profonda non conosco sulla terra,
che l'essere per via nell'ampia vastità.

Verso la pianura inizio il mio cammino,
sole mi fiammeggi, acqua mi rinfreschi;
per sentire la vita della nostra terra
apro tutti i sensi in festa.

Mi mostrerà ogni giorno nuovo,
fratelli nuovi e nuovi
amici,
finché senza dolore ogni forza loderò,
e di ogni stella sarò ospite e amico.

Hermann Hesse

martedì 27 aprile 2010

La seduzione

Abbiamo tutti armadi colmi di stoffe colorate, trasparenti, a rete, rotte, passate di moda, profumate, vecchie... alcune colme di ricordi, altre mai portate eppure  lì parte di un "tutto"... spesso però dimentichiamo di tenere sempre sulla prima gruccia che ci appare, l'abito migliore, quello che ci da la linfa, quello che ci fa respirare, quello che donne e uomini non dovrebbero mai dimenticare. 
Non porta via molto spazio, non reca danno e non porta odori...  eppure la sua presenza dona splendore a tutto il resto.
L'atto di guardarlo prima di metterlo è già esso stesso un rito da non dimenticare e poi... sentire sulla pelle la sua morbidezza, riempirsi le narici del suo intenso profumo... toglierlo da lì e metterselo sempre prima di ogni altra cosa... non ci sono creme, profumi, essenze, oli e quant'altro che lo possano supplire... nessuno ce lo può regalare, nessuno ce lo può rubare, ognuno ha il suo, anche chi pensa di non averlo o pensa di averlo perduto. Lui c'è...  siamo noi che spesso ciechi non lo vediamo, ma lui è sempre lì pronto a nostra disposizione... sia tu uomo o donna che tu ti debba vestire per  andare ad un incontro di lavoro, o semplicemente a far la spesa, o a bere un caffè con un amico...  non  lo devi mettere solo per "quell'incontro"...  non solo.
L'abito della seduzione
 è un abito che si muove con te, che si stira su di te, che si profuma addosso a te... smettiamola di pensare di non possederlo...  c'è e  dobbiamo solo indossarlo perché poi...  non ce lo toglieremo più...

sabato 24 aprile 2010

Il sasso


Un giorno Diogene stava all'angolo della strada,
piegato in due dalle risate.

Il suo amico Archippo, allora, gli chiese:
" Ma che cosa hai da ridere? "

" Vedi quel sasso che c'è li in mezzo alla strada?
Da quando sono qui ci avranno inciampato già
dieci persone!
Ci sono rimaste tutte male, ma non ce n'è una,
dico una, che si sia preso il disturbo di toglierla
di mezzo in modo che non ci inciampino altre persone ".
 
Dolce week end a tutti voi.

domenica 18 aprile 2010

La meta

Quando viaggiando
verrai a conoscenza di tutte le verità
e non avrai più paura di nulla,
quando tutte le strade
e tutte le cose ti verranno incontro
e tu le
accetterai,
allora
avrai il massimo
di quanto puoi avere.


Vanja Strle

sabato 17 aprile 2010

Buon week end miei cari

A provocare un sorriso è quasi sempre un altro sorriso

lascio un sorriso a tutti voi

e

un felice fine settimana

giovedì 15 aprile 2010

Supplì al telefono

I supplì al telefono sono una pietanza tipica della cucina romana. Una vera poesia per il palato..
Si chiamano così perché la mozzarella contenuta all’interno, durante la cottura si scoglie e così, dividendo il supplì a metà le due parti restano “unite” dai fili di mozzarella.
Il nome dei supplì al telefono deriverebbe dall’italianizzazione del termine francese surprise, che in italiano significa sorpresa.
I supplì al telefono sono preparati con un riso cotto in un sugo di carne. Con il riso poi si formano delle specie di polpette dalla forma un po’ allungata dove al centro viene inserito un dadino di mozzarella.
Uno dei segreti per la buona riuscita del supplì al telefono è la frittura che deve avvenire in olio bollente a 180 gradi, non devono friggere troppo altrimenti si scuriranno troppo in superficie, mentre se li terrete troppo poco immersi nell’olio non riuscirete a ottenere l’effetto "telefono". I supplì al telefono ovviamente vanno mangiati caldi altrimenti non si otterrà l’effetto filante.
Questa è la ricetta che faceva mia mamma e prima di lei mia nonna...da leccarsi i baffi.
 
Ingredienti per circa 20 supplì:
 
Brodo
di carne 1 litro
 
Burro
30 gr 50 gr per mantecare
 
Carne bovina
macinata 150 gr
 
Cipolla tritata
metà di una
 
Fegatini di pollo
60 gr
(al posto dei fegatini, se non vi piacciono, potete usare 60 gr. di carne di maiale macinata (o 2 salcicce)
 
Parmigiano
grattugiato 120 g
 
Olio di oliva
extravergine 2 cucchiai
Pepe
q.b.
 
Pomodori
passata 400 gr
 
Riso
superfino 500 gr
 
Sale
q.b.
 
Uova
2 per legare il composto
2 per l'impanatura
 
Vino
100 ml (un bicchiere scarso)
 
Pangrattato
q.b.
 
Olio di semi di arachide
per friggere
q.b.
 
 
Procedimento:
 
Cominciate la preparazione del supplì al telefono tritando grossolanamente i fegatini di pollo
Poi fate sciogliere in un tegame il burro con l’olio, aggiungete la cipolla tritata e la carne trita, quindi lasciate rosolare; unite i fegatini tritati.
Lasciate rosolare altri 5 minuti e poi sfumate col vino e aggiungete la passata di pomodoro.
Salate, pepate e lasciate cuocere a fuoco moderato fino a che il sugo si sarà ristretto ed addensato.
Quando il sugo sarà pronto, aggiungete il riso e, mescolando spesso, portatelo a cottura aggiungendo, quando serve, del brodo di carne fino a che il risotto apparirà asciutto e compatto.
Spegnete il fuoco ed unite il burro e il parmigiano grattugiato; mescolate bene.
Lasciar freddare il riso su una superficie piana, in modo che i chicchi siano ben stesi. La placca del forno si presta molto bene al “riposo” del riso.
(Io preferisco lasciarlo riposare fino al giorno dopo, nel tegame coperto, il sapore risulta più gustoso.)
 
Quando il riso si sarà freddato unite le due uova precedentemente sbattute per legare il composto, quindi prenderne un piccolo pugno e formare una polpetta oblunga, praticare un foro con il dito, dentro al quale metterete un dadino di mozzarella, che avrete precedentemente strizzato per far fuoriuscire il siero. Richiudere bene i supplì in modo da sigillare la mozzarella al suo interno. Passare i supplì ottenuti nelle uova sbattute ed infine nel pangrattato. Friggere i supplì in abbondante olio ben caldo, in modo che si colorino da tutti i lati. A cottura ultimata asciugare l' eccesso di unto con carta da cucina. Servire i supplì ben caldi.
 
 
Un consiglio: I supplì dovranno galleggiare nell’olio, che dovrà quindi essere abbondante. Se volete evitare di utilizzare grandi quantitativi di olio, adoperate un pentolino piuttosto piccolo e alto, oppure, per maggiore comodità, utilizzate una friggitrice.
 

domenica 4 aprile 2010

Felice e serena Pasqua a tutti

Da me la primavera sta sbocciando in un tripudio di fiori colorati.
I petali danzano al vento, le piume degli uccelli rinnovano la lucentezza delle sfumature,
mentre i sentieri che si snodano nel bosco e lungo i campi si animano della vita dei semi
che si risvegliano silenziosamente, senza rumore, dal loro sonno nascosto nella terra.
E' il momento di lasciar sbocciare i fiori dell'anima,
di lasciare palpitare i cuori, di risate infantili,
di alimentare il respiro della volontà.
E' il momento delle danze mano nella mano,
forse talvolta sono mani eteree di sorelle antiche come il mondo,
ma nella consapevolezza che ci sono molte sorelle segrete, anime affini alla nostra,
semplici, amorevoli, tutti frutti dello stesso albero,
ma forse mai incontrate,
che danzano da sole il canto di Madre Natura eppure stringendo la nostra mano
in un forte senso di coralità.
E' il momento di dare spazio ai sogni.
ma in un sussurro timido, segreto e riservato.
E' il momento di liberasi dai rancori, lasciarli correre come nuvole trascinate dal vento e ritrovare il sorriso caldo e radioso..

Sia di pace questa festa per tutti Voi miei cari

Buona Pasqua